Alla scuola ucraina Prestigio il Natale non viene più due volte.
La scuola ucraina Prestigio di Roma ha organizzato il 21 dicembre una festa per l’inizio delle vacanze natalizie, infatti solo da quest’anno il calendario ucraino coincide con il nostro, facendo sì che il Natale, previsto dal calendario ortodosso il 7 gennaio, venga anticipato al nostro 25 dicembre.
La scuola ucraina Prestigio: la festa
Prima il dovere e poi il piacere, questa è una regola universale, così solo dopo le lezioni, gli studenti si sono radunati nell’atrio della scuola per ricevere i doni portati da Manalive, associazione no profit che opera in tutto il mondo: “Oggi ci troviamo qui al ridosso di Natale perchè abbiamo inserito la scuola Prestigio nell’ambito del nostro progetto “Open action Holy Christmas” cioè portare un regalo di Natale a quelle persone che si trovano per qualche motivo in una situazione svantaggiata. Questo progetto è ormai alla 5° edizione per Manalive, abbiamo portato regali di Natale in Burkina Faso, in Albania, in Armenia in Uruguay, quest’anno anche in Brasile, in Argentina ed anche ai figli delle detenute del carcere di Rebibbia a Roma.” spiega Giammarco Oddo, presidente dell’associazione. “Abbiamo anche 5 biciclette che sono una richiesta esplicita della vicedirettrice della scuola per permettere ai 5 ragazzi più meritevoli di spostarsi più agevolmente per Roma, senza usare i mezzi pubblici.” Durante la festa i bambini delle classi delle elementari si sono esibiti con canti tipici della loro terra. Infine il pranzo offerto da Kebhouze, catena fast food di kebab nata nel 2021 e che in questa giornata ha voluto offrire un pasto solidale a tutti gli studenti e ai professori che hanno partecipato alla festa. Infine la direttrice Tetyana Tarasenko ha ringraziato ogni ente partecipante, tra cui anche Piuculture, consegnando ad ognuno un diploma di ringraziamento.
La scuola Prestigio come si è modificata
La scuola ucraina Prestigio di Roma è nata prima nel 2004 assieme alle prime associazioni delle donne ucraine lavoratrici in Italia e solo nel 2014 è stata registrata la vera e propria associazione di scuola ucraina. La scuola funziona in accordo con il Ministero dell’istruzione ucraino, il quale ha fondato a Kyiv una scuola di sostegno per tutti gli studenti ucraini residenti all’estero e che collabora fornendo i programmi scolastici. Grazie a questo accordo la scuola Prestigio riesce a fornire i diplomi ucraini a tutti i ragazzi che frequentano le lezioni di tutte le materie in lingua ucraina, naturalmente in concomitanza con la scuola italiana. La scuola è frequentata da più di 100 famiglie che hanno in media 2/3 bambini.
La scuola Prestigio: come cambia l’accoglienza
“Dal 2022 stiamo accogliendo i profughi della grande guerra, ovvero quella di cui si sente parlare adesso, perchè in realtà la guerra va avanti dal 2013 e la maggior parte sono bambini che hanno solo la mamma, sono meno quelli che hanno entrambi i genitori e quasi inesistenti quelli con la rete familiare, nonni, zii ecc.” racconta Tetyana, direttrice della scuola. “La nostra associazione accoglie nuovi ragazzi ogni settimana, perchè accogliere profughi non è la stessa cosa di accogliere immigrati. Un gruppo di immigrati significa avere una quantità di soci permanente, i profughi invece cambiano in continuo, vengono fanno un percorso e poi ripartono.” Ed infatti il 70% dell’associazione attuale è composta dalle nuove famiglie arrivate nell’ultimo anno. “Vengono tante persone perché non si stanno spostando solo coloro che vivono nelle zone colpite dalla guerra, ma anche dal centro dell’Ucraina perchè non hanno gas, luce, riscaldamento. Un’altra problematica è la scuola. L’attuale insegnamento impartito impedisce occasioni di socializzazione fra i bambini. Vediamo tanti bambini che avendo fatto tre anni di scuola a distanza non sanno cosa sia una struttura scolastica, non sanno identificarsi come studenti. Tanti genitori consapevoli di questo fatto vogliono portare i bambini in una realtà scolastica ‘normale’.”
Alla scuola Prestigio quali sono le speranze per il 2025?
Io vorrei che il 2025 iniziasse subito con un accordo per la pace, non solo per l’Ucraina ma anche per l’Europa e per tutto il mondo, spero che si arrivi ad una pace tra popoli e non tra presidenti. Non credo che riusciremo a raggiungere facilmente questo risultato, spero solo, come tutti, che avverrà il prima possibile e non oltre il 2025.
Tutti vogliono tornare a casa, tutti vogliono ricostruire l’Ucraina. Noi come associazione vogliamo farne parte con i progetti di cooperazione, che sarebbero molto più interessanti delle solite raccolte fondi destinate solo all’esercito. Spero che i militari di leva, obbligati a fare questo mestiere e che nella vita avrebbero voluto fare tutt’altro, tornino a casa. Ma ciononostante vogliamo che l’Ucraina continui ad avere un esercito, è fondamentale rimanere forti anche militarmente.
Io non voglio parlare della Nato, secondo me tutti questi organismi, anche l’ONU, vanno riformati, rafforzati, sono un po’ obsoleti, se non riescono a rafforsarsi serviranno a poco. Deve esserci una volontà dal basso verso l’alto di ricostruire leggi e accordi che spesso non funzionano.
Penso che le persone che oggi stanno al fronte possono veramente migliorare la società, perchè dopo aver visto la fame e la sofferenza vera, possono desiderare davvero la pace e la democrazia.
Testo di Lorenzo Pugliese
Foto di Alessandro Guarino
(4 gennaio 2025)
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