La Rete scuolemigranti del volontariato e del privato sociale svolge da anni, a livello regionale e municipale, un ruolo cruciale nell’insegnamento gratuito della lingua italiana agli immigrati, sobbarcandosi stabilmente il 60% della domanda. Perseguire un obiettivo così ambizioso richiede competenza in materia, impegno costante, disponibilità verso il prossimo, nonché validi strumenti che possano coordinare e sistematizzare l’impegno profuso. E’ proprio sotto questa lente di ingrandimento che va letta “Dall’Italia, la rivista per studiare l’italiano”, periodo bimestrale on-line con il quale la Rete intende realizzare dei propri quaderni di formazione intesi come canali di diffusione di percorsi didattici, buone pratiche, indicazioni bibliografiche ed altre utili informazioni per gli oltre seicento docenti volontari.
“La Rivista nasce come strumento di supporto per l’attività formativa e come fonte di informazione per i nostri docenti volontari. E’ un ulteriore canale di comunicazione, in quanto si aggiunge al blog (www.scuolemigranti.it, che in tre anni ha superato i 100.000 contatti) e alla newsletter, inviata agli operatori della associazioni collegate” afferma Augusto Venanzetti, Coordinatore generale della Rete nonché convinto sostenitore di questa nuova esperienza. E prosegue: “All’interno del giornale, infatti, verranno riportate le esperienze glottodidattiche e linguistiche dei diversi laboratori formativi, affinché si possano risolvere dubbi o problematiche comuni e ne possano nascere spunti o riflessioni sull’insegnamento della lingua italiana agli immigrati”. E conclude: “ La Rete riunisce oggi novantadue scuole di italiano di associazioni operanti per l’inclusione sociale degli immigrati. Da tempo, dunque, era avvertita l’esigenza di poter contare su dei quaderni di formazione che raccogliessero sistematicamente i materiali utili e che integrassero i vari momenti di apprendimento e scambio periodicamente organizzati dalla Rete.”
Le Caratteristiche della rivista sono ben illustrate nella prima fortunata uscita del bimestre Gennaio-Febbraio 2013 che ha riscosso un notevole successo, incassando gli apprezzamenti dei numerosi lettori. La struttura presenta una divisione in quattro macro-sezioni. Focus sarà una voce introduttiva di ogni numero con cui si propone di fornire una traccia orientativa ed una visione d’insieme dei temi chiave considerati. Recensioni, invece, segnalerà libri freschi di stampa, gettando però uno sguardo anche alla letteratura passata, a quei romanzi o saggi di importanza capitale, ovviamente pertinenti ai temi trattati dalla rivista. Mentre Scintille sarà dedicata a tutto ciò che ha influito sulle scelte di un volontario della Rete, qualsiasi cosa che lo abbia spinto a cambiare la propria visione del mondo, gli abbia aperto nuove strade o più semplicemente che abbia rafforzato in lui intenzioni o decisioni già maturate. Che abbia fatto scattare una scintilla appunto. Glossario, infine, sarà diviso in due sotto-sezioni: le “parole del numero” – rivolte all’apprendimento della lingua per gli stranieri – e le “parole del mestiere”, voci più tecniche rivolte al lavoro quotidiano dei docenti.
L’idea è quella che la “nuova rivista faciliti l’approfondimento di temi cari alla Rete, quali la socializzazione, l’intercultura, l’inclusione sociale e l’esercizio dei diritti fondamentali” sostiene Venanzetti. Sfogliando le pagine si comprende subito come gli articoli abbiano un taglio intergenerazionale, siano quindi destinati ad un pubblico quantitativamente e qualitativamente eterogeneo, affinché si possa rispondere ad esigenze e richieste diversificate. L’auspicio dei coordinatori nonché della Redazione è quello che si instauri un rapporto di reciproca fiducia e che si sviluppi un costante dialogo con i lettori, soprattutto stranieri, nella speranza che questi possano contribuire attivamente alla vita del periodico, sia interessandosi ai temi trattati sia scrivendo articoli nelle diverse sezioni che la caratterizzano. Conclude Venanzetti: “Pur se rivolta principalmente al nostro quadro attivo, la rivista sarà resa disponibile anche all’area delle associazioni no profit che agiscono nel settore dell’immigrazione, al circuito scolastico pubblico, alle comunità straniere organizzate e ad altri referenti istituzionali. La diffusione capillare a livello territoriale è il presupposto principale per la realizzazione degli obiettivi che ci siamo prefissi. Questa prima uscita fa ben sperare…”
Come tutte le nuove esperienze anche questa non è priva di incognite. Rete scuolemigranti, però, ha già dimostrato in passato di essere una precorritrice dei tempi, cimentandosi in “battaglie” civili dal carattere assolutamente innovativo. “Senza cambiamento non vi è innovazione”, sosteneva Denis Waitley, famoso scrittore inglese del XX sec, il quale aggiungeva: “Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle”. Non vi sono dubbi su quale sia stata la scelta della Rete. E questa nuova “avventura” lo dimostra.
Alessandro Ferretti
(13 febbraio 2013)