Energia, amore per la propria patria e tanta determinazione, sono le parole giuste per descrivere le persone che hanno organizzato l’evento del 7 dicembre in occasione della festa nazionale della Romania. Artefice dell’iniziativa padre Serafim con l’aiuto dei cristiani che frequentano la chiesa situata in via Flaminia. Tra gli invitati anche l’ambasciatrice Dana Constantinescu, che ha colto l’occasione per fare gli auguri di Natale a tutti i presenti.
Sia i bambini che gli adulti hanno voluto dare il loro apporto alla riuscita dell’evento, un’occasione per evidenziare l’importanza della continuità delle tradizioni nonostante si viva in un paese diverso dal proprio. Dopo la conclusione della santa messa, il Coro degli Studenti Teologi ha interpretato una serie di canzoni natalizie rumene, le cosiddette “colinde” tra le quali: O ce veste minunata, Noi in seara de Craciun, Praznic luminos.
I festeggiamenti sono continuati con uno spettacolo in una sala nei pressi della chiesa, che si è riempita rapidamente e le persone in ritardo hanno avuto difficoltà a trovare un posto dove sedersi.
Lo spettacolo è iniziato con l’inno nazionale della Romania cantato in maniera vivace sia dal Gruppo Serafico ma anche da tutti gli spettatori che hanno sentito il bisogno di alzarsi. La bellezza dei costumi tradizionali delle diverse regioni della Romania attiravano l’attenzione anche grazie alle donne che li indossavano con visibile orgoglio. Le “colinde” interpretate dal Gruppo Serafico si sono alternate con le canzoni patriottiche e con le recite dei più piccoli. Vista la vicinanza con le feste natalizie non poteva mancare Babbo Natale, che ha portato regali a tutti i bambini presenti.
Uno dei momenti più attesi è stata la danza dell’orso e della capra, due giochi specifici di Capodanno che hanno divertito i più grandi e incuriosito i piccoli, grazie ai costumi spettacolari che vengono indossati durante l’esibizione.
La festa si è conclusa nel cortile con la danza popolare Hora dell’unità (Hora Unirii) alla quale hanno partecipato tutti, entusiasti e felici di poter mostrare il patriottismo che si nasconde nella loro anima.
Alina Barbulescu
(11 dicembre 2014)