“Voi siete la generazione fame zero, ossia coloro che vedranno la fine della fame nel mondo”. Con queste parole piene di speranza Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, si rivolge ai giovani del ventunesimo secolo enfatizzando il ruolo chiave che rivestono.La celebrazione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si è tenuta Venerdì 16 ottobre, ci ricorda quanti traguardi sono stati tagliati ma quanti ancora ce ne sono da raggiungere.A Milano, presso Expo, Ban Ki Moon e Da Silva, direttore generale della FAO , sono intervenuti per presentare gli obiettivi fissati per i prossimi 15 anni – Sustainable development goals– dalle Nazioni Unite e rispondere alle domande dei presenti.Le domande dei ragazzi, andate in onda in diretta nel programma pomeridiano di Rai 1 – ban ki moon a expo -, sono state varie: alcuni hanno toccato temi tecnici, altri invece si sono domandati quale fosse il modo migliore, per questa generazione, di mettere in pratica gli obiettivi prefissati dalle Nazioni Unite.Tra questi, l’obiettivo numero 17, ossia il raggiungimento della pace, rende necessarie molte altre condizioni, a partire dalla conoscenza e tolleranza dell’altro, alla capacità di lavorare uniti per il miglioramento di un territorio, anche se limitato, come il proprio municipio di appartenenza.Il lavoro delle persone che operano per la diffusione delle informazioni sulla realtà in cui vivono ogni giorno, come Piuculture, che attraverso il laboratorio di Infomigranti apre una porta verso la conoscenza della diversità, diventano fondamentali.L’occasione di Expo ha reso Milano il centro della terra trasformando i suoi visitatori in dei cittadini del mondo, perché in fondo siamo tutti sotto lo stesso cielo.
Jalila Dobere
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