Un sole splendente, due instancabili tifoserie e un’aria di festa quella che si respira venerdì 17 giugno nella seconda serata degli ottavi di finale del Mundialido 2016, torneo di calcio per stranieri che da 18 anni promuove l’incontro tra culture a Roma attraverso lo sport.
E proprio d’incontri fra culture è esperto Junior. Proveniente di Rio di Janeiro è uno dei veterani del Mundialido. “Ormai sono 10 anni che partecipo al Mundialido e in tutto questo tempo ho imparato che grazie allo sport è possibile unire tutte le nazioni e giocare per divertirsi. Le relazioni che si creano fra giocatori provenienti da paesi diversi durano nel tempo, ed è un’esperienza bellissima,” spiega il numero quattro del Brasile. In un tono un po’ più nostalgico ci parla del suo paese, che attualmente, secondo Junior, è politicamente fragile. “Il Brasile, in questi ultimi anni, è peggiorato tanto. Per molto tempo ha governato sempre lo stesso partito politico il quale, dopo un inizio incoraggiante, ha poi rovinato il paese non facendo nulla per il suo popolo. A questi aspetti bisogna aggiungere il problema della Zika, oggi una delle principali preoccupazioni del Brasile, oltre alle prossime olimpiadi, per le quali gli impianti non sono ancora pronti”, conclude.
Come Junior, la pensa anche Sheylla, una delle prime tifose brasiliane presente sugli spalti. E’ arrivata a Roma 10 anni fa e attualmente lavora nell’area marketing della rivista Brazil Connection. “Del Brasile mi manca soltanto la mia casa. Ho tutta la mia famiglia qui e torno lì soltanto durante le vacanze”. E’ la prima volta che Sheylla assiste ad una partita del Mundialido ed a spingerla a venire è stato il giocatore numero otto. “E’ come se fosse un figlio per me. Ha soltanto 18 anni ma ha una grande passione per il calcio.”
Sono le 20 e si sente il fischio d’inizio: Brasile e Honduras, le due pretendenti ad un posto nei quarti di finale scendono in campo concentrate e ben organizzate. Le formazioni si affrontano a viso aperto con azioni veloci e di buon livello agonistico e tattico.
I ragazzi di mister Eduardo Ribeiro iniziano subito a mettere in difficoltà l’Honduras e pochi minuti dopo arriva il primo gol targato De Souza Ferreira.
Non è un problema per i tifosi honduregni che fra bandiere che sventolano e al ritmo di tamburi e trombette non perdono la speranza di vedere vincitore di questa edizione del Mundialido il loro paese. “Siamo molto contenti. E’ la prima volta che arriviamo agli ottavi di finale e anche se oggi giochiamo una partita molto impegnativa dobbiamo lottare fino alla fine”, spiega Nanci Malen, una giovane honduregna di 27 anni arrivata a Roma 5 anni fa alla ricerca di un nuovo lavoro.
“Nel mio paese purtroppo c’è poco lavoro e la vita è molto insicura. Ci sono tante rapine, furti… Negli ultimi anni l’Honduras si è sviluppato un po’ di più ma con tanti aspetti negativi. Di Roma, invece, ammiro la sicurezza che c’è per le strade; si può uscire tranquillamente a fare una passeggiata. In Honduras, invece, non riuscivo a comprarmi niente di valore,vestiti costosi o gioielli perché tanto prima o poi te li rubano,” spiega con tono un po’ rassegnato Nanci. Lo stesso tono con il quale James, il suo fidanzato colombiano parla del suo paese. “In generale, l’America Latina, si trova in una situazione difficile: c’è troppo narcotraffico, ci sono anche le “guerrillas” e c’è tanta criminalità. Il lavoro è scarso e inoltre si guadagna poco. Qui a Roma sono felice e ringrazio questa bellissima città che mi ha fatto trovare l’amore.”
All’improvviso si sente il fischio finale. Ai ragazzi di mister Fabio Feiziani non è bastato il supporto della loro frenetica tifoseria honduregna e la luce dei verdeoro, dopo alcuni anni di “buio”, è tornata a brillare. L’annuncio del 4-0 sul tabellone promette un Mundialido a ritmo di samba.
Risultati degli ottavi di finale:
Nigeria – Rapp. Rom: 8 – 0
Romania – Irlanda: 1 – 2
Brasile – Honduras: 4 – 0
Ucraina – Somalia: 4 – 1
Ecuador – Colombia: 3-3 13-12 dcr
Spagna – Perù: 0 – 6
El Salvador – Capo Verde: 0 – 3
Marocco – Filippine: 7 – 0
Quarti di finale
Martedì 21.06
ore 19.00 NIGERIA – IRLANDA
ore 21,00 BRASILE – UCRAINA
Mercoledì 22.06
ore 19.00 ECUADOR – PERU’
ore 21.00 MAROCCO – CAPO VERDE
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