Giornata di “cittadinanza attiva” per i migranti “volontari del decoro” che hanno partecipato per la prima volta con le loro associazioni Liberi Nantes, Casa Africa e Educando della Rete Scuole Migranti, all’edizione di ieri di “Retake”, evento nato da un movimento spontaneo di cittadini, impegnato nella lotta contro il degrado e nella diffusione del senso civico sul territorio, per rendere più decorosa e vivibile la capitale.
Bella Roma
L’edizione di quest’anno intitolata “Bella Roma”, ha visto impegnati circa tremila volontari in occasione della celebrazione della Giornata della Terra. Quattro i luoghi , associati ai quattro elementi universali : parco del Colle Oppio (terra), piazza Ragusa (aria), largo Fratelli Lumière (fuoco) e il Canale dei Pescatori di Ostia (acqua) che sono stati “ripuliti” e rimessi a nuovo.

Colle Oppio municipio I
A Colle Oppio troviamo l'”esercito” di migranti armati di scopa e paletta per raccogliere le tante foglie e i numerosi rifiuti, sparsi in ogni dove, o per ridipingere le panchine. Con Casa Africa Philippe, 28 anni, nigeriano rifugiato, che è ormai un esperto perchè lavora in un vivaio dove si occupa di orti urbani, Madou arrivato da un anno in Italia come rifugiato, Momuni del Burkina Faso che di anni ne ha solo 17, ed è arrivato lo scorso aprile dopo aver passato tre mesi in carcere in Libia e ora è nel Centro di accoglienza Virtus di Torre Maura, Arlinda, studentessa boliviana, che in Italia è arrivata 3 mesi fa con il padre, ma già parla un buon italiano e frequenta l’università.

Il viaggio
“Quando parti non puoi immaginarti quello che ti potrà succedere. Oggi che lo so, ho provato a convincere altri ragazzi con il mio racconto perchè non si mettessero in viaggio, ma non ci credono. Pensano che con un po’ di fortuna potranno anche loro cavarsela e vivere meglio di quanto siano costretti a fare nel proprio paese. Ma io credo che sarebbe stato meglio morire nel mio paese per un colpo di pistola, piuttosto che soffrire le pene dell’inferno in Libia”. Su una gamba Mamoudou porta ancora i segni indelebili di quel “passaggio”.

Da Santo Domingo per formare i giovani che lasciano il proprio paese
Tutt’altra storia quella di Leidy che ha 25 anni, viene da S. Domingo e oggi partecipa alla giornata con l’associazione “Educando“per la quale fa anche l’insegnante volontaria di italiano. Leidy è in Italia dal 2009 e sta facendo la triennale all’università Roma3, poi si specializzerà in Cooperazione Internazionale a Scienze Politiche perchè – dice – “voglio aiutare i ragazzi come me che quando arrivano in un paese straniero, oltre alla lingua, devono ricominciare il corso di studi perchè il loro non gli viene riconosciuto. Io quando sono arrivata avevo praticamente finito il liceo, ma ho dovuto ricominciare tutto daccapo. Con la mia laurea voglio cercare di aiutare i ragazzi ad avere una formazione di base prima di partire”.
di Francesca Cusumano
1 aprile 2019
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