Nell’ultima gara del girone G della seconda fase del Mundialido 2011, giocata domenica 19 giugno alle ore 15 presso l’impianto dello Spes Artiglio, la Spagna supera in rimonta per 2-1 i campioni uscenti della Romania, guadagnando l’accesso alle semifinali dove incontrerà i quattro volte iridati del Capo Verde mercoledì 22 alle 19.
Primo tempo senza grandi emozioni. Il caldo condiziona le due squadre, che fanno tanto movimento ma non riescono ad essere incisive. La Romania è costretta a vincere, un pareggio qualificherebbe la Spagna per la miglior differenza reti, ma solo nel finale di tempo arrivano le prime conclusioni verso la porta di Morante, bravo prima a respingere un doppio tentativo di Palade, poi un bel pallonetto di Vilceanu. La prima frazione si chiude a reti inviolate.
Nella ripresa aumentano i ritmi e dopo 6’ la Romania passa in vantaggio, con una bella punizione dai 20 metri di Petroiu, leggermente deviata dalla barriera. Gli est europei potrebbero anche raddoppiare dopo appena un minuto, ma Palade calcia di poco a lato da buona posizione. A quel punto si sveglia la Spagna che ottiene un calcio di rigore al termine di un’azione concitata. Dagli undici metri il mancino di Pablo Blanco non perdona. Le furie rosse attingono a nuova linfa, galvanizzati dal gol e in un paio di occasioni potrebbero portarsi sul 2-1, prima con Arcocha poi con lo stesso Blanco. Protagonista anche il portiere degli iberici Morante bravo a respingere una conclusione ravvicinata di Petrisor. Alla mezz’ora la svolta della partita, Preda viene espulso per somma di gialli e dalla punizione seguente il solito Blanco disegna una traiettoria imparabile che porta la squadra degli Erasmus sul 2-1 finale. A nulla serve l’assalto rumeno, che produce solo un colpo di testa di Petrisor a lato a pochi passi dalla porta.
La Spagna vince tutto sommato con merito una sfida che la vedeva sfavorita sulla carta, ma i campioni uscenti, pur giocando un buon calcio, non hanno avuto la lucidità necessaria per portare a casa i tre punti e la qualificazione, fermati da un Morante in grande spolvero oltre che dalle prodezze balistiche di Blanco.
Il tifo Come spesso avviene anche a livelli professionistici, sono le donne a supportare con più calore la loro squadra del cuore. Nonostante la bassa affluenza dovuta all’orario e a un giorno della settimana che invitano più a un tuffo nel mare, il sostegno da entrambe le parti è arrivato costante nell’arco degli ottanta minuti, con cori di incitamento alternati agli immancabili insulti al malcapitato arbitro di turno.
Gabriele Santoro(20 giugno 2011)