Chiesa nazionale argentina

La chiesa nazionale argentina di Piazza Buenos Aires

La chiesa nazionale argentina di Roma è a S.Maria Addolorata in Piazza Buenos Aires, più nota ai romani come Piazza Quadrata.

Il rettore, padre José Maria Recondo, racconta com’è nata questa chiesa. “La chiesa fu iniziata nel 1910 da un sacerdote argentino di ricca famiglia, Josè Leon Gallardo che morì prima che fosse completata. Per un certo tempo la chiesa fu affidata ai padri mercedari, poi nel 1989 l’episcopato argentino riprese la gestione pastorale e in seguito creò l’annesso collegio per sacerdoti “. Nella chiesa c’è la statua della Madonna Lujan, patrona dell’Argentina.

Il collegio ospita ogni anno 12-15 giovani sacerdoti argentini che vengono a Roma “per studiare e completare la loro formazione umana e spirituale; studiano nelle facoltà teologiche uno-due-tre anni secondo il percorso scelto e nel frattempo fanno esperienza di cura pastorale con i fedeli del quartiere. Per loro è una esperienza preziosa”.

La chiesa è frequentata in prevalenza dal quartiere, ma periodicamente qui si riunisce anche la comunità argentina. La prima domenica del mese alle 19,30, per la celebrazione della messa in spagnolo. “Vengono anche altri latinoamericani. La serata si conclude con un momento conviviale con empanadas preparate da volontari. E’ una bella occasione, che in tanti aspettano per ritrovarsi tra connazionali”.

Il 25 maggio festa nazionale la messa viene frequentata anche dal personale delle due ambasciate, quella presso lo stato Vaticano e quella presso lo stato italiano. In passato – ricorda padre José – all’epoca del crak finanziario in Argentina (2001),  fu organizzato uno sportello per i connazionali trasferiti a Roma, che chiedavano consulenza. Fu gestito in modo professionale da avvocati, assistenti sociali e psicologi. per fortuna il momento è passato”.

La chiesa è gestita con spirito ospitale. Tutte le settimana accglie le prove di un coro argentino. La domenica alle 16 c’è un padre filippino che celebra la messa in due lingue, inglese e tagalog per i suoi connazionali.

I filippini sono accolti in tante chiese qui attorno, piccole comunità disseminate in città e tutte assieme rappresentano una quota importante degli stranieri in questo territorio.

Padre Josè è anche pastore locale, rivolto ai fedeli del quartiere. Ogni giovedì alle 20,30 conduco un gruppo aperto, che si prepara alla messa della domenica meditando sulle letture. L’incontro dura un’ora, prima si legge, poi si va in chiesa per ascoltare in silenzio la risonanza della parola nel priorio cure e si conlude con brevi riflessioni in gruppo”.