INSIEME PER LO IUS SOLI è l’appello lanciato da Zalab, Laboratorio di Video Partecipativo e Documentari con sede a Roma.Subito numerosa e positiva la risposta delle associazioni che lavorano nel settore dell’immigrazione e dell’intercultura. Per aderire all’iniziativa utilizzando il web si può condividere il claim comune INSIEME PER LO IUS SOLI, hashtag #proiussoli, e diffondere il Italeñas, il mini-documentario visibile su vimeo, prodotto da Zalab per la regia di David Chierchini, Matteo Keffer, Davide Morandini. Un trio di autori ormai affiatato che lavora da tempo sui temi di intercultura.Il documentario Italeñas Sei minuti in cui la storia di Melina, diciannovenne genovese nata da genitori ecuadoriani, viene divulgata dalla giornalista peruviana Domenica Canchano. Melina, al compimento del diciottesimo anno di età, si vede rigettata la richiesta di cittadinanza. Motivazione: un viaggio in Ecuador durato circa un anno fatto quando aveva appena quattro anni. Melina e suo padre Omero contattano Domenica, una giornalista peruviana che vive in Italia e si occupa di tematiche legate all’immigrazione. Un’ingiustizia parallela a quella che anche Domenica subisce: giornalista in Italia da 22 anni, non può diventare direttrice di una testata perchè cittadina straniera.Con semplicità e chiarezza Italeñas, ultima puntata della serie Le schegge di Za sostenute da Open Society Foundation, riesce a far comprendere quante contraddizioni e ineguaglianze ci siano in Italia.
“Dobbiamo chiedere senza esitazioni. E’ il momento di unire gli sforzi di tutti coloro che si impegnano a diverso titolo in questa battaglia. Non si può più rinviare il momento di rivedere la legge sulla cittadinanza dello Stato italiano”. ZaLab lancia così l’appello Insieme per lo Ius Soli e i dati Istat gli danno manforte: già nel 2011 il 15% dei nati in Italia erano figli di genitori stranieri. 600 mila giovani che non avranno diritto di voto una volta raggiunta la maggiore età. Il trend aumenta di anno in anno. Che garanzie può dare uno Stato dove a rischiare di essere espulsi sono anche i giovani nati e cresciuti in esso?Si può aderire all’iniziativa diffondendo il video di Italeñas sulla rete, e utilizzando il semplice claim comune INSIEME PER LO IUS SOLI (hashtag #proiussoli )“.La presenza del Ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge potrebbe finalmente avviare un percorso legislativo per la trasformazione della legge sulla cittadinanza in direzione dello Ius Soli. Le reazioni non si sono fatte attendere. “La più imbarazzante? La domanda offensiva della deputata PDL Elvira Savino, chiede al Ministro se ha intenzione di fare anche una proposta di legge sulla poligamia. Ci sono poi le tristi discussioni interne ai partiti sul rischio che la proposta della Kyenge comprometta gli equilibri di governo. La Lega Nord ha addirittura convocato manifestazioni di piazza in tutta Italia il 18 e il 19 maggio per raccogliere firme contro la proposta di legge e suggestioni dei cittadini su quelle che devono essere considerate “priorità” per l’Italia” racconta Zalab.”Lo spettacolo mediatico degli sbarchi è stato utilizzato per alimentare paure e tensioni” continua Zalab. “Ora che gli sbarchi sono fortemente diminuiti e le urgenze vere sono legate al disastro economico del Paese, alcune forze politiche tendono ad alimentare odi e discriminazione nei confronti degli stranieri residenti in Italia, a cui viene additata la colpa di “togliere lavoro” agli italiani che non ne hanno più”.La battaglia civile per il riconoscimento dei pieni diritti di cittadinanza agli stranieri da anni residenti in Italia e ai loro figli, nati e cresciuti nel nostro paese, “diventa sempre più urgente. Come urgente diventa unire gli sforzi di tutti coloro che si impegnano a diverso titolo perché le ragioni e le motivazioni di ciascuno possano amplificarne la voce anziché confonderla ed attutirla”. Si può aderire all’iniziativa diffondendo il video di Italeñas sulla rete, e utilizzando il semplice claim comune INSIEME PER LO IUS SOLI (hashtag #proiussoli )“.
M. D. B.(16 maggio 2013)
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