Rom e discriminazione: Antiziganismo 2.0

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L’attualità: il 15 ottobre 2013 Léonarda, 15 anni, è stata arrestata mentre era in gita scolastica con i compagni. Come rom illegalmente residente in Francia, era stato deciso che fosse espulsa verso il Kosovo insieme al resto della famiglia Dibrani, madre e sei figli e a ciò hanno proveduto gli agenti della Police aux frontières. La famiglia kosovara era immigrata in Francia nel 2009 e non aveva ancora i requisiti per la regolarizzazione,li avrebbe maturati tra due mesi.  La professoressa che li accompagnava ha protestato contro l’azione ma non ha potuto fare niente. Diversa la versione della prefettura secondo cui la madre voleva raggiungere il padre in Kosovo ed aveva quindi richiesto di prelevare la figlia. L’azione s’inserisce nella linea dura sui rom attuata dal ministro socialista degli Interni, Manuel Valls. E pochi minuti fa, dopo un intervento del premier Jean-Marc Ayrault, Valls è stato costretto ad annunciare l’apertura di un’inchiesta amministrativa.

Rom, sinti e camminanti costituiscono la più consistente minoranza presente sul suolo europeo con presenze pari a 11-12 milioni di individui nei paesi membri del Consiglio d’Europa. L’associazione 21 luglio si occupa di questa minoranza cercando di promuovere politiche ed azioni volte a realizzarne l’integrazione e la non discriminazione. Con questi obiettivi è stato avviato il progetto Osservatorio 21 luglio, che intende tutelare le minoranze, con una particolare attenzione verso le comunità rom e sinte, da condotte discriminatorie e incitanti all’odio attraverso una costante attività di controllo di giornali locali e nazionali e di blog e siti web, nonché monitoraggio di discorsi dei politici.

Dati. All’osservatorio risulta infatti che ogni giorno sono registrati 1,43 casi di incitamento all’odio e discriminazione nei confronti di rom e sinti, soprattutto attraverso dichiarazioni di esponenti politici diffuse a mezzo stampa e web. Queste informazioni documentate sono riportate nel rapporto dell’Osservatorio “Antiziganismo 2.0che ha rilevato, tra l’altro, una media giornaliera di 1,86 episodi di informazione scorretta ad opera di giornalisti di testate locali e nazionali. Il monitoraggio è stato effettuato su circa 140 fonti, dal 1 settembre 2012 al 15 maggio 2013, ed ha rilevato circa 370 casi di incitamento all’odio e alla discriminazione e 482 casi di informazione scorretta in grado d’incrementare il cosiddetto fenomeno dell’antiziganismo.

“La discriminazione è un comportamento – azione o omissione – avente come risultato quello di negare la parità di trattamento e escludere una persona o un gruppo in base all’appartenenza razziale, etnica, religiosa, ecc…” e ne fa parte anche l’incitamento all’odio ovvero “la diffusione di idee basate sulla superiorità e sull’odio razziale o etnico: tale comportamento istiga a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali, religiosi, etc..” inoltre, nei confronti dei rom, agiscono spesso dei meccanismo di psicologia sociale, distinguibili in  pregiudizi “opinioni e attggiamenti preconcetti dei membri di un dato gruppo verso gli appartenenti a un altro gruppo […] ; e stereotipi “caratterizzazioni rigide e tenzialmente immutabili di un gruppo […]. Tutto ciò è aggravato dalla tendenza alla semplificazione determinando atteggiamenti volti ad economizzare sulla fatica per conoscere il  mondo favorendo l’insorgere e soprattutto il radicarsi di stereotipi che “rappresentano forme di pensiero che non hanno nulla a che fare con un verso apprendimento e quindi le assimiliamo rapidamente e semplicemente”.  In questo quadro l’influenza dei media sull’individuo è centrale: in quanto base della società, il singolo tende a riproporre atteggiamenti e comportamenti veicolati dai vertici societari, diffusi dai media, innescando un circolo vizioso.

Durante gli otto mesi di riferimento per il reperimento dei dati sono stati monitorati numerosi di mezzi d’informazione italiani. I criteri di selezione  sono stati distinti in:

  1. informazione scorretta
  2. discriminazione
  3. incitamento all’odio
  4. incitamento all’odio e discriminazione

con fonti giornalistiche quali ANSA, L’Unità, Repubblica, Libero, La Padania ma anche siti non propriamente informativi come Beppegrillo.it, Tuttiicriminidegliimmigrati.com, Identità.com.

Le segnalazioni totali, valide e verificate sono state 853 per una media giornaliera per i punti 1 e 4 insieme del 3.30%.

Quanto emerge da quest’analisi, è che ai rom si associno indistintamente ed automaticamente “degrado, incuria, malvivenza, pericolosità sociale, incapacità genitoriale, inadeguatezza sociale, rifiuto consapevole delle regole e una “genetica” attitudine alla delinquenza e alla non-integrzione” evidenziando un uso massico delle definizioni di “nomadi” e “zingari” con chiaro intento dispregiativo, volto ad alimentari le paure sociali più primitive.

I numeri relativi ai partiti politici raccontano una prevalenza di stereotipi antizigani diffusi da parte di un 59% di iscritti a partiti di centro destra ed un 30% variegato che va da posizioni dichiaratamente xenofobe fino a siti di denuncia del degrado urbano, a quotidiani di sinistra nazionale, a privati cittadini, a privati cittadini che commentano notizie di cronaca sui portali informativi esprimendo posizioni razziste che non vengono rimosse o dalle quali non si prendono le distanze etc.

Di tali segnalazioni 97 sono state sottoposte all’area legale  e, tra i riscontri positivi ci sono stati ad esempio la chiusura di due siti web: viairom.wordpress.com e bastazingariinitalia.myblog.it, anche se, tuttavia il 68% dei casi non hanno avuto riscontro alcuno.

La conclusione è che sia necessario contrastare  con maggior intensità gli stereotipi e pregiudizi attraverso tutte le forme possibili, istituzionali e governative, attraverso il diritto e la produzione intellettuale poiché è dall’assenza di questi principi che nasce la necessità del monitoraggio costante effettuato dall’Osservatorio 21 luglio.

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Piera Francesca Mastantuono

(17 ottobre  2013)